DAF in Action
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“NESSUN TRASPORTO A ZERO EMISSIONI SENZA UN’INFRASTRUTTURA ADEGUATA”
“I politici devono muoversi, è tempo di agire.” Questo è il messaggio per i decisori europei di Patrick Dean, Responsabile sviluppo veicoli di DAF. “Sgombriamo il campo dagli equivoci”, precisa Dean. “Senza un’adeguata rete di stazioni di ricarica e rifornimento di idrogeno, i trasporti a zero emissioni di carbonio sono semplicemente impossibili.
A cura di Henk de Lange
UN MESSAGGIO MOLTO CHIARO…
“Proprio così. E non può che esserlo. Tutti i produttori di veicoli industriali, inclusa DAF, stanno lavorando duramente per trovare soluzioni di trasporto pulite e sostenibili. Che si tratti di veicoli elettrici o a idrogeno, di veicoli ibridi o di veicoli diesel superecologici a carburanti sintetici (puliti), DAF dispone già della tecnologia necessaria oppure la sta sperimentando. E sappiamo anche che sia i trasportatori sia i loro clienti desiderano avere accesso a veicoli a zero emissioni. Ma se, una volta uscito dallo stabilimento, non fosse possibile ricaricare il nostro XD Electric perché non ci sono abbastanza stazioni ci carica? È tempo che i politici si occupino di realizzare l’infrastruttura necessaria per favorire la circolazione dei veicoli a zero emissioni. E anche il prima possibile.”
COSA DEVONO FARE I POLITICI?
“L’Europa ha imposto al settore dei veicoli industriali una serie di obiettivi onerosi e impegnativi. Tutti i veicoli che usciranno dalle nostre linee di assemblaggio nel 2025 dovranno emettere il 15% di CO2 in meno rispetto ai veicoli costruiti nel 2019. Secondo le ultime informazioni, questa percentuale salirà al 45% entro il 2030. Ottenere simili risultati solo ottimizzando le tecnologie esistenti è semplicemente impossibile. Dobbiamo esplorare nuove strade se vogliamo mettere in circolazione un numero consistente di veicoli a zero emissioni, da aggiungere ai veicoli con motori diesel efficienti che stiamo producendo già oggi. Poiché sempre più città europee vietano l’accesso nei centri urbani ai veicoli industriali con motori diesel, i nostri clienti sono costretti a passare ai veicoli elettrici o a idrogeno. Ma se lungo il tragitto non possono ricaricare né fare rifornimento, gli scaffali dei negozi resteranno vuoti. Quindi, spetta ai politici – gli stessi che vogliono consentire l’accesso nei centri urbani solo ai veicoli a zero emissioni – far sì che questi mezzi ecologici possano effettivamente circolare. Hanno il dovere di realizzare e favorire gli investimenti nelle infrastrutture necessarie.”
“È tempo che i politici si occupino di realizzare l’infrastruttura necessaria per favorire la circolazione dei veicoli a zero emissioni. E anche il prima possibile”.
Patrick Dean,
Responsabile sviluppo veicoli di DAF
A CHE PUNTO È DAF?
“Siamo leader nello sviluppo dei veicoli industriali a zero emissioni. Con i modelli XB, XD e XF abbiamo già una serie completa di veicoli elettrici con autonomia fino a 500 chilometri e abbiamo anche effettuato test sul campo molto positivi con i veicoli ibridi. Lo sviluppo di un motore a combustione a idrogeno a zero emissioni si profila molto promettente: PACCAR Inc. ha condotto con successo un test a lungo termine - in collaborazione con Shell e Toyota - su veicoli industriali alimentati da celle a combustibile. Questa sperimentazione ha dato origine a una collaborazione ancora più intensa con l’obiettivo di sviluppare e immettere successivamente sul mercato una versione a zero emissioni dei modelli Kenworth T680 e Peterbilt 579, con tecnologia a celle a combustibile di Toyota. Ovviamente, stiamo seguendo molto da vicino questi sviluppi.”
UN MOTORE A COMBUSTIONE A IDROGENO? E LE CELLE A COMBUSTIBILE?
“Esistono due modi per utilizzare l’idrogeno in un veicolo industriale: tramite una cella a combustibile o bruciando idrogeno in un motore a combustione. In altre parole, è possibile iniettarlo nel propulsore, ma anche farlo reagire con l’ossigeno all’interno di una cella a combustibile. La reazione chimica che si crea produce elettricità che può essere impiegata per alimentare un motore elettrico. In entrambi i casi il risultato è lo stesso: ciò che esce dallo scarico è solo vapore acqueo. Uno dei grandi vantaggi dell’idrogeno è la velocità di rifornimento: in pochi minuti si è pronti per percorrere altri cinquecento chilometri.”
Verranno sviluppate e immesse sul mercato versioni a zero emissioni dei modelli Kenworth T680 e Peterbilt 579 con tecnologia a celle a combustibile.
LA SOLUZIONE IDEALE!
“Sì, ma non è semplice come può sembrare. L’idrogeno, infatti, richiede elettricità per produrre elettricità. Dal punto di vista tecnico, una cella a combustibile è assai complessa e costosa e occupa molto spazio sul telaio, mentre il motore a idrogeno è un’alternativa molto promettente e sostenibile: più semplice tecnicamente, meno sensibile alla qualità dell’idrogeno, all’incirca delle stesse dimensioni di un motore diesel e basata su una tecnologia esistente e già disponibile in Europa.”
E I VEICOLI ELETTRICI?
“Oggi un veicolo elettrico è in grado di percorrere 500 chilometri, una distanza insufficiente per i trasporti internazionali. Inoltre, ricaricare un veicolo elettrico richiede più tempo e non ci sono neppure abbastanza stazioni di carica. Tuttavia, al momento, i veicoli elettrici rappresentano la soluzione a zero emissioni più logica per il trasporto regionale e urbano. Un’altra opzione consiste nell’utilizzare veicoli ibridi diesel-elettrici e, infine, veicoli a idrogeno in autostrada che possono passare automaticamente all’elettrico in città.”
TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA?
“È così! Non esiste una soluzione unica per tutte le applicazioni di trasporto, ma DAF continuerà a esplorare strade diverse. Abbiamo bisogno del sostegno dei governi per realizzare un’infrastruttura di stazioni di carica e rifornimento gestita da terzi. Sono tempi difficili, ma ce la faremo se uniremo le nostre forze e lavoreremo sodo.”
IMPIANTO DI ASSEMBLAGGIO DEI VEICOLI ELETTRICI DAF ALL’AVANGUARDIA
DAF rimane all’avanguardia nello sviluppo di veicoli sostenibili. Con i suoi modelli XB, XD e XF Electric, la casa olandese dispone già di una serie completa di veicoli a zero emissioni con un’autonomia fino a 500 chilometri. La maggior parte di questi veicoli uscirà presto dalla linea di assemblaggio del nuovissimo stabilimento dell’azienda per la produzione di veicoli industriali elettrici a batteria.
A cura di Henk de Lange
Il nuovo impianto di assemblaggio di veicoli elettrici DAF fa parte del più grande stabilimento di produzione dell’azienda a Eindhoven, Paesi Bassi, e occupa una superficie di 5.000 m2. Lo stabilimento dispone di due linee: una per la predisposizione dei gruppi batterie e una per la produzione del modulo di trazione elettrica, il quale è costituito da un gruppo batterie anteriore, da una scatola relè per la connessione dei sistemi ad alta tensione e dai sistemi elettrici ausiliari. Questi componenti primari vengono montati sulla linea di assemblaggio principale del telaio lunga quasi 150 metri, insieme al motore elettrico e al cambio integrato.
UNA NUOVA GENERAZIONE DI VEICOLI INDUSTRIALI A BATTERIA
DAF ha realizzato quest’impianto di assemblaggio per produrre l’ultima generazione dei suoi veicoli industriali elettrici a batteria. I modelli XD e XF Electric sono disponibili in diverse configurazioni di assali. Sono azionati da motori elettrici PACCAR e dotati di 2–5 gruppi batterie (da 210 a 525 kWh) che assicurano un’autonomia fino a 500 chilometri. Grazie al loro design modulare, i veicoli possono essere personalizzati in base alle esigenze del cliente. Pianificando attentamente percorsi e soste di ricarica, è possibile percorrere 1.000 chilometri al giorno a zero emissioni. Il gruppo batterie può essere caricato fino all’80% in soli 45 minuti con sistemi di carica rapida (fino a 350 kW).
DAF prevede una produzione di migliaia di esemplari all’anno nel prossimo futuro, in linea con la crescente domanda di veicoli completamente elettrici.
I modelli XD e XF Electric sono disponibili in diverse configurazioni di assali. Sono azionati da motori elettrici PACCAR e dotati di 2–5 gruppi batterie (da 210 a 525 kWh) che assicurano un’autonomia fino a 500 chilometri.
LA MINISTRA: “DAF È ALL’AVANGUARDIA IN QUESTO CAMPO
” Il nuovo impianto di assemblaggio di veicoli elettrici DAF è stato inaugurato ufficialmente dalla ministra olandese per gli affari economici e per la politica climatica Micky Adriaansens. “Da molti anni DAF è leader nella produzione di veicoli industriali”, ha dichiarato. “E ora DAF è anche all’avanguardia nelle innovazioni nel campo del trasporto elettrico. La transizione verso sistemi di produzione e prodotti più puliti è molto importante. Non solo per l’ambiente, ma anche per mantenere la competitività dei Paesi Bassi. Questo nuovo stabilimento è un fulgido esempio di questa ambizione”.
UN PASSO IMPORTANTE
“L’apertura dell’impianto di assemblaggio di veicoli elettrici DAF rappresenta un nuovo e importante passo in avanti verso un futuro più pulito”, ha dichiarato Harald Seidel, presidente di DAF Trucks. “Impegnandoci a sostenere i nostri clienti nella transizione verso un trasporto su strada a zero emissioni, andiamo ben oltre la semplice offerta di veicoli eccezionali e completamente elettrici. Il nostro pacchetto completo comprende un’ampia gamma di stazioni di carica, consulenze su misura per la pianificazione dei percorsi e la ricarica delle batterie, nonché programmi di formazione che aiutano i conducenti a sfruttare al meglio il loro veicolo elettrico.”
PACCAR Parts festeggia 50 anni di attività guardando al futuro
Quando si descrive l’attività di PACCAR Parts, la divisione componenti di DAF Trucks, c’è un numero che si fa subito notare: il 99. Non solo PACCAR Parts ha 99 filiali per la vendita di ricambi (o TRP) in Europa, ma anche il suo punteggio per l’affidabilità nelle consegne è una fila ordinata di nove: 99,99%. Avvicinarsi più di così al 100% è impossibile. È la ciliegina sulla torta del 50° compleanno di PACCAR Parts.
A cura di Peter van der Vegt
Essendo stata fondata nel 1973, quest’anno PACCAR Parts celebra il cinquantenario della sua attività. Un traguardo che vale la pena di festeggiare, soprattutto se si considera che nell’ultimo mezzo secolo la divisione è cresciuta fino a diventare un fornitore affidabile di oltre 180.000 ricambi per veicoli industriali e rimorchi. Un numero in costante aumento, anche in virtù dell’attuale transizione energetica nel mondo dei trasporti. Oggi PACCAR Parts offre una gamma completa di caricabatterie ultramoderni per veicoli a trazione elettrica. “Il successo della divisione è dovuto all’impegno e agli sforzi dei nostri dipendenti e concessionari, che forniscono ogni giorno ai nostri clienti un’assistenza eccellente,” afferma Laura Bloch, direttrice generale di PACCAR Parts e vicepresidente of PACCAR.
AFFIDABILITÀ
180.000 componenti: un numero che i fondatori del primo Parts Distribution Center (PDC) non avrebbero potuto nemmeno sognare quando hanno aperto le porte della prima filiale nel 1973. Quella filiale è attiva ancora oggi a Renton, una città dello stato di Washington, negli Stati Uniti. I PDC iniziarono presto a crescere in numero, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, per poi diffondersi in tutto il mondo. Oggi PACCAR Parts ha diciotto PDC in quattro diversi continenti, per una superficie totale di 315.000 m2 pari a quaranta campi da calcio. PACCAR dispone di quattro centri di distribuzione in Europa: Eindhoven (Paesi Bassi), Leyland (Lancashire, Regno Unito), Budapest (Ungheria) e alla periferia di Madrid in Spagna. Essi riforniscono i concessionari DAF del continente europeo con il massimo livello di affidabilità possibile: il 99,99%, un risultato che solo PACCAR è riuscita a raggiungere nel mondo dei ricambi per veicoli industriali. Ciò sottolinea anche l’importanza che DAF e PACCAR attribuiscono alla puntualità delle consegne, poiché chiunque operi nel settore dei trasporti conosce perfettamente il costo di un veicolo inattivo.
I PDC riforniscono i concessionari DAF del continente europeo con il massimo livello possibile di affidabilità nelle consegne: 99,99%.
2.300 CONCESSIONARI
In cinquant’anni, il numero dei concessionari affiliati a DAF e alle sue società partner Kenworth e Peterbilt è cresciuto costantemente. Nel 1973 erano 180, oggi sono 2.300 in tutto il mondo, di cui quasi la metà (1.100) in Europa. Una buona notizia per il cliente, visto che la disponibilità di ricambi è aumentata e i tempi di consegna si sono ridotti.
ONE STOP SHOP
Un passo importante nella crescita della divisione è stata l’introduzione della strategia “One Stop Shop”. Nel 1995 PACCAR Parts ha lanciato una catena di negozi con il nome di TRP (Truck & Trailer Parts) per fornire alle aziende di trasporto componenti universali per veicoli e rimorchi. Con oltre 60.000 articoli, ricambi e altre attrezzature, la gamma di prodotti è stata enormemente ampliata e raramente TRP non è in grado di consegnare la merce richiesta. La rete TRP è composta da 271 negozi specializzati in 42 paesi in tutto il mondo, di cui più di un terzo (99 per l’esattezza) in Europa.
18
Parts Distribution Center (PDC) nel mondo
99.99
% di affidabilità nelle consegne
180.000
articoli nella gamma di prodotti
E-COMMERCE
È stato varato un vasto programma di e-commerce per rendere più visibili i servizi e i prodotti della divisione. I clienti possono accedere al programma 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per trovare i componenti di cui hanno bisogno. PACCAR collabora inoltre con altri importanti fornitori per lanciare una serie di programmi innovativi volti a migliorare la soddisfazione dei clienti. Tra questi, PACCAR Parts Fleet Service, che annovera tra i suoi clienti oltre 1.100 flotte in Europa (per un totale di 260.000 veicoli e 140.000 rimorchi).
CARICABATTERIE PACCAR
“Siamo più che pronti ad aiutare i nostri clienti nella transizione energetica”, afferma in conclusione l’olandese Dick Leek, direttore generale di PACCAR Parts Europe. “Attraverso i concessionari DAF, stiamo ampliando costantemente la nostra gamma di servizi e prodotti. PACCAR offre non solo una gamma completa di caricabatterie mobili e fissi per tutti i tipi di veicoli elettrici, ma anche tutti i componenti necessari.”
Trasporto sostenibile, business sostenibile
DAF prende molto sul serio il tema dell’ambiente nelle proprie attività di business. Non a caso, nel 1988 l’azienda olandese è stata la prima a ottenere il certificato ambientale ISO 14001.
A cura di Henk de Lange
DAF si impegna a limitare il più possibile l’impatto delle proprie attività sull’ambiente. Ciò richiede un’attenzione costante per ridurre ulteriormente le emissioni e il rumore e per utilizzare l’acqua e l’energia con la massima cura possibile. Un riepilogo completo dell’impegno dell’azienda a favore dell’ambiente richiederebbe troppo spazio, pertanto ci limitiamo a citare alcuni aspetti salienti.
SISTEMA DI VERNICIATURA DELLE CABINE
Prendiamo, ad esempio, il modernissimo impianto di verniciatura delle cabine di Westerlo, in Belgio, inaugurato nel 2017. Grazie all’installazione di un sistema di verniciatura altamente avanzato e parzialmente robotizzato, le emissioni di idrocarburi sono state dimezzate. Gli speciali ugelli attualmente utilizzati assicurano un uso molto più efficiente della vernice. Vengono inoltre applicate le più moderne tecniche di pulizia per purificare l’aria prodotta nelle cabine di verniciatura a spruzzo prima di ventilarle e il calore residuo viene riutilizzato per riscaldare i bagni di pretrattamento e di immersione.
VERNICE A BASE D’ACQUA
DAF ha iniziato a impiegare vernici a base d’acqua nel 1997 con l’obiettivo di ridurre il rilascio di solventi. Se a questo si aggiunge la maggiore efficienza del processo produttivo, i risultati sono a dir poco sorprendenti. Nel 2000 il livello di rilascio di solventi per veicolo era pari a 20,7 kg, oggi è di 4,1 kg. Una riduzione dell’80%!
Grazie all’installazione di un sistema di verniciatura altamente avanzato, le emissioni di idrocarburi sono state dimezzate
CONSUMO DI ACQUA
Per i suoi processi produttivi, DAF ha bisogno di utilizzare molta acqua per la spruzzatura, la pulizia, il risciacquo e il raffreddamento. Da oltre vent’anni, lo stabilimento DAF di Eindhoven attinge risorse idriche dal vicino canale di Eindhoven. L’acqua del canale viene purificata due volte: prima di essere impiegata nello stabilimento e prima di essere reimmessa nel canale. Nella fabbrica di assali DAF di Westerlo vengono adottate tutte le precauzioni possibili per utilizzare l’acqua in modo oculato. Le tre macchine per la tempra dell’acciaio adottano un sistema di raffreddamento chiuso che riduce notevolmente il consumo.
ENERGIA ED EMISSIONI DI CO2
DAF si è dotata di un efficace programma per il risparmio energetico e la limitazione delle emissioni di CO2. I freni nelle camere di collaudo, ad esempio, vengono utilizzati per generare elettricità. Il risultato è un risparmio annuo di oltre 10 milioni di kWh. La sostituzione delle lampadine a fluorescenza negli uffici e negli stabilimenti con efficienti lampade a LED ha portato a un risparmio di 7,5 milioni di kWh.
Tutti gli stabilimenti di produzione hanno obiettivi interni di riduzione dei rifiuti prodotti dagli imballaggi e DAF si impegna a utilizzare imballaggi sostenibili anziché monouso.
RIFIUTI: ZERO MATERIALI IN DISCARICA
Nel 2008 DAF ha deciso di non smaltire più rifiuti in discarica. Tutti i rifiuti vengono ora riciclati per essere utilizzati come materie prime o per generare energia. Ad esempio, i rifiuti di graniglia d’acciaio vengono riutilizzati nei cantieri stradali. Persino i fondi di caffè vengono fatti fermentare per produrre biogas e gli scarti residui sono utilizzati come ammendante per il terreno o inceneriti per produrre energia. Grazie a queste iniziative, il Lloyd’s Register ha certificato DAF come azienda con “zero materiali in discarica”.
IMBALLAGGI
DAF affronta il problema degli imballaggi usati riutilizzando i materiali in fabbrica ovunque le sia possibile. Tutti gli stabilimenti di produzione hanno obiettivi interni di riduzione dei rifiuti prodotti dagli imballaggi e DAF si impegna a utilizzare imballaggi sostenibili anziché monouso.
Battery Electric Truck Trial
Il passaggio dal motore a combustione interna alla trazione elettrica comporta una serie di sfide per gli operatori dei trasporti su strada, i conducenti e i produttori. Il modo più sicuro per vincere queste sfide è acquisire esperienza operativa e far tesoro dei dati che ne derivano. Questo è stato l’obiettivo del Battery Electric Truck Trial (BETT).
A cura di John Kendall
Il progetto risale al giugno 2021, quando DAF Trucks ha ottenuto un finanziamento da InnovateUK, l’agenzia nazionale britannica, finanziata con fondi pubblici, che sostiene l’innovazione guidata dalle imprese in tutti i settori, gli ambiti tecnologici e le regioni del Regno Unito. Il finanziamento doveva coprire la distribuzione di 20 veicoli elettrici da inserire nelle flotte del settore pubblico nel nord-ovest dell’Inghilterra. CENEX, il centro di eccellenza indipendente e senza scopo di lucro per le basse emissioni di carbonio e le celle a combustibile, è stato incaricato di eseguire il monitoraggio e il reporting imparziale della sperimentazione. L’organizzazione ha inoltre fornito due strumenti online.
GIÀ ATTIVA NEL SETTORE
Il DAF LF Electric è stato il veicolo scelto per la sperimentazione. Con il suo lancio all’inizio del 2021, DAF è stata la prima tra le principali case produttrici europee a immettere sul mercato un veicolo elettrico con un peso totale a terra superiore a sei tonnellate. DAF non era nuova a questo tipo di veicoli, avendo già lanciato il trattore elettrico CF. Prima ancora, nel 2010, era uscito l’LF Hybrid, con un sistema combinato di alimentazione diesel ed elettrica; per l’LF Electric, invece, la fase di progettazione e sperimentazione è durata diversi anni prima dell’avvio della sua produzione in serie.
SEI ANNI DI GARANZIA
Al momento del lancio, l’LF Electric era dotato di un motore in grado di erogare 250 kW di potenza nominale e 370 kW di picco, con una coppia nominale di 1.200 Nm (3.700 Nm di picco) disponibile a partire da zero giri/min. L’LF Electric è alimentato da un gruppo batterie al litio-ferro-fosfato (LFP). Quanto alla sostenibilità, le batterie LFP non contengono né cobalto né magnesio e la loro chimica garantisce la massima sicurezza termica. La loro garanzia è di sei anni.
Al momento Unipart Logistics utilizza otto veicoli con carrozzeria a temperatura controllata
DODICI ORE
L’LF Electric offre il vantaggio di poter utilizzare la ricarica lenta a corrente alternata o la ricarica rapida a corrente continua. Utilizzando un’alimentazione CA trifase da 400 V e 22 kW, il gruppo batterie può essere ricaricato dal 20% all’80% in sei ore e mezza, o in 12 ore per una carica completa. Questa soluzione è ideale per i veicoli che rientrano alla base la sera, per i quali è sufficiente una ricarica notturna. Quando è possibile collegarsi a una rete da 150 kW, incluse certe stazioni della rete di carica pubblica, le batterie possono essere ricaricate rapidamente dal 20% all’80% in un’ora o in due ore per una carica completa. A seconda delle condizioni e dei cicli di lavoro, il gruppo batterie da 282 kWh assicura all’LF un’autonomia fino a 280 km. Tra gli optional dell’LF Electric vi è la PTO elettrica da 400 V, che può alimentare apparecchiature ausiliarie come un frigorifero o una gru elettroidraulica. Tutti i veicoli che hanno preso parte al BETT erano cabinati da 19 tonnellate. L’LF Electric presentava diverse caratteristiche che lo rendevano interessante per questo progetto. Tra queste, un’autonomia giornaliera a zero emissioni superiore a 160 chilometri, la possibilità di caricare rapidamente i veicoli, nessuna perdita di carico utile in termini di volume e la disponibilità di una PTO elettrica.
OSPEDALI
Al momento Unipart Logistics utilizza otto veicoli con carrozzeria a temperatura controllata su percorsi multi-drop verso gli ospedali del servizio sanitario britannico nel nord-ovest dell’Inghilterra. Questi veicoli percorrono in media circa 195 km al giorno ciascuno per consegnare agli ospedali materiali contenuti in carrelli. “Il vantaggio principale è la riduzione delle emissioni di anidride carbonica rispetto al diesel”, afferma Paul Ellis, responsabile dei trasporti per l’approvvigionamento del servizio sanitario presso Unipart Logistics, “I costi di gestione sono inferiori rispetto ai mezzi a gasolio ma, per il resto, il funzionamento è identico a quello di tutti i nostri veicoli diesel.”
FESTIVAL DELLE LUCI
L’amministrazione municipale di Blackpool utilizza uno dei veicoli BETT che svolge un tipo di attività molto diversa da quella dei veicoli impiegati da Unipart Logistics per il servizio sanitario nazionale. Il famoso Festival delle luci di Blackpool ha avuto inizio nel 1879 e, da allora, è una delle principali attrazioni turistiche autunnali e invernali della città. Le installazioni luminose coprono oggi una lunghezza totale di 10 km sul lungomare di Blackpool. Il veicolo BETT del comune effettua consegne e ritiri multi-drop a livello locale per le luminarie, gli allestimenti e le relative attrezzature. La maggior parte dei viaggi viene effettuata sul lungomare di Blackpool, con consegne e ritiri occasionali a Lancaster, Chorley e Leyland, tutte città situate nel raggio di 75 km dalla località balneare. Grazie alla tecnologia a LED, oggi le installazioni luminose consumano circa il 33% dell’elettricità necessaria fino a 10 anni fa, un risultato davvero impressionante. L’utilizzo di un veicolo elettrico, meno costoso da gestire e che non genera emissioni da gas di scarico, è in linea con questa politica di riduzione dei consumi energetici.
PROBLEMA
La principale preoccupazione espressa da tutti gli operatori prima dell’inizio della sperimentazione riguardava la capacità dei veicoli di assicurare l’autonomia necessaria per lo svolgimento delle attività quotidiane. Abbiamo chiesto a Paul come si è svolta, in pratica, la sperimentazione con i veicoli BETT del servizio sanitario: “Le prestazioni sono buone, la capacità dei veicoli e le funzioni operative sono altrettanto soddisfacenti di quelle dei veicoli diesel. L’autonomia non è ancora all’altezza delle aspettative, con un massimo di 242 km con carica completa, che è il miglior risultato ottenuto finora”. Poiché i veicoli utilizzati per approvvigionare il servizio sanitario nazionale percorrono alcune delle distanze giornaliere più elevate nell’ambito della sperimentazione, sono state installate unità di ricarica rapida nelle sedi in cui operano i veicoli. Con dei caricabatterie in grado di erogare fino a 187 kW, è possibile rifornire i veicoli di energia in meno di due ore.
“LA SENSAZIONE DI GUIDA È FANTASTICA. GLI SVANTAGGI SONO L’AUTONOMIA, IL TEMPO DI RICARICA E L’INFRASTRUTTURA DI RICARICA DISPONIBILE.”
Richard Williams,
il responsabile comunale del Festival
INFRASTRUTTURA
Richard Williams, il responsabile comunale del Festival, racconta un’esperienza analoga: “La sensazione di guida è fantastica. Gli svantaggi sono l’autonomia, il tempo di ricarica e l’infrastruttura di ricarica disponibile”. Mentre i produttori sono liberi di decidere la capacità delle batterie da installare in un veicolo, l’infrastruttura di ricarica nel Regno Unito rappresenta al momento un problema per tutti gli operatori di veicoli elettrici.
CONFORTEVOLI, VELOCI E SILENZIOSI
CENEX ha constatato che, prima dell’inizio della sperimentazione dei veicoli, i conducenti nutrivano grandi aspettative in termini di prestazioni e comfort. Richard ha riferito che il feedback dei suoi utenti è stato positivo: “Il veicolo funziona bene ed è confortevole, mentre l’accelerazione da fermo è migliore rispetto al diesel”. Gli autisti di Paul sembrano essere altrettanto soddisfatti, giudicando l’esperienza di guida fantastica, veloce e silenziosa.
L’azienda svizzera Camion Transport entusiasta dei veicoli elettrici
With a healthy dose of Swiss common sense, Camion Transport has been working for many years on achieving genuine sustainability in transport and since the spring of 2022 a DAF CF Electric has been playing an important role in the company’s eco-strategy. Three more DAFs will be added to the fleet.
By Stephan Manfredi
Camion Transport has a sizeable number of branches in Switzerland, but the company’s HQ is located in the town of Wil, halfway between Zurich and Lake Constance. This traditional Swiss firm has long been a trendsetter when it comes to the environment and social responsibilities. Back in 2010 Camion launched its sustainability programme Eco Balance by Camion Transport with the aim of enabling the company to take effective, future-proof and responsible steps. Their sustainability programme is underpinned by an important guiding principle: “Achieving a high level of economic performance with as little ecological impact as possible.”
Zero emissions
The ultimate goal of the entire operation is zero emissions by 2050 and the steps being taken to achieve that goal are ambitious. For example, they include the buildings, the generation of energy (solar) and the forklifts at the various locations. With regard to its vehicles, Camion Transport aims to be operating emission-free deliveries in city centres by 2025. The same will apply in greater urban areas by 2030 and by 2040 over half of its trucks and ‘last mile’ vehicles will also have zero emissions.
“COME AZIENDA, DOBBIAMO CONCENTRARCI SU CIÒ CHE POSSIAMO FARE OGGI.”
Josef Jäger, presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato di Camion Transport.
Railway
Established in 1925, Camion Transport has a long tradition in sustainability. “Our focus lies on the things we can do ourselves,” says Josef Jäger, chairman of the board of directors and managing director at Camion Transport. “As a company, we need to focus on what we can do today.” In other words, to be active in the areas where you can exercise direct control. “We look further than just the trucks themselves.” Camion Transport’s ambitions were already clear back in 1984 when it started using rail transport to move cargo between the head office in Wil and Geneva over a distance of 340 kilometres. That was the first step in establishing the rail shuttle network throughout Switzerland that connects the company’s fifteen different branches with each other today.
Innovation fleet
The fleet of more than six thousand vehicles is the beating heart of the firm. Like all other major transport companies, Camion Transport faces the question as to which driveline technology they should invest in to achieve zero emissions in an economical manner in the future. With this in mind, Josef Jäger and his team set up their innovation fleet in 2021. It contains twenty different emission-free vehicles that can be used to test alternative drivelines for different applications. Their goal is to have a purchasing strategy in place by 2024, not only for the trucks but also for the new infrastructure and ICT that will be required.
A first for Switzerland
The DAF e-truck was a first for Switzerland. “DAF was the first manufacturer that was able to supply a tractor in the desired configuration,” says Jäger, explaining their decision to choose DAF. The CF, with a peak power of 240 kW and a battery capacity of 315 kWh, operates from Vufflens-la-Ville near Lausanne, covering a distance of 200 kilometres each day. With a stop for recharging, this can even be extended to 300 kilometres. The experience gained has proved very valuable, confirms Jäger. The staff assigned to the vehicle had no trouble adapting and the drivers were soon impressed by the extremely quiet and comfortable driving experience.
The LF Electric will transport goods in the Bellinzona-Lugano region from Camion Transport’s new Tessiner location.
CF and XD Electric
It is no coincidence that Camion Transport will be adding three electric DAFs to its fleet. Two of these will be XD Electrics. Camion Transport decided not to choose the most powerful version of the XD. However, the truck they did choose, with a battery capacity of 420 kWh and an engine capacity of 310 kW, will be more powerful and have a greater range than the CF. The CF and XD tractors will be used in the Lausanne region and in the east of Switzerland. The third truck is an LF chassis with a rigid body that belongs to the 18-tonne class. This LF Electric, with an engine capacity of 259 kW and a battery capacity of 254 kWh, will transport goods in the Bellinzona-Lugano region from Camion Transport’s new Tessiner location.
Support
The company is very happy with the support offered by the Swiss DAF organization. According to Josef Jäger, the professional support provided was extremely thorough, particularly because Camion Transport’s first CF Electric was also the first electric DAF to operate in Switzerland. From configuration to homologation to start-up, the level of technical support was outstanding, says Jäger. And this support was not confined only to the vehicles, as DAF also provided valuable input regarding the company’s needs in terms of charging infrastructure.
Road map
The three new DAF Electrics and other e-trucks are helping Camion Transport to plot a road map towards a sustainable future. Camion Transport is carefully monitoring the development of technologies such as e-fuels, biofuels and hydrogen, as well as the possibility of retrofitting electric drivelines in existing diesel trucks because they will probably have an impact on the company’s strategy in the future. “In my thirty years at Camion Transport, the pace of change has never been as fast as it is now,” says Josef Jäger. “That brings lots of challenges but also plenty of opportunities.”
Veicoli per la distribuzione urbana DAF XB di nuova generazione
DAF ha impiegato meno di due anni per rinnovare completamente la propria gamma. Dopo il lancio degli XF/XG/XG+ e dell’XD, sono state rilasciate le prime informazioni sull’XB di nuova generazione, che verrà messo in produzione alla fine di quest’anno. Con l’XB, DAF inaugura una nuova serie di veicoli di qualità per la distribuzione urbana, che saranno disponibili anche con trasmissione completamente elettrica.
A cura di Peter van der Vegt
Con il modello XB di nuova generazione, DAF introduce una serie di veicoli per la distribuzione pronti per un futuro sostenibile. Disponibili sia con trasmissione elettrica sia con motori diesel puliti, i nuovi modelli XB aiuteranno le aziende di trasporto a fare un altro passo avanti verso l’obiettivo di zero emissioni. L’XB offre soluzioni su misura nella classe da 7,5 a 19 tonnellate e si prevede che stabilirà un nuovo standard nella distribuzione urbana e regionale. I veicoli sono disponibili in ben tre versioni completamente elettriche, rispettivamente da 12, 16 e 19 tonnellate, che renderanno la distribuzione urbana a zero emissioni una realtà. Questi veicoli elettrici sono inoltre dotati di sistemi di carico intelligenti, utilizzabili sia su strada che nella base di partenza.
CONFORTEVOLI, SICURI, SOSTENIBILI
Lo scorso anno DAF ha sorpreso il mondo degli autotrasporti con la nuova serie XF/XG/XG+ che ha innalzato il livello in termini di efficienza, emissioni, comfort del conducente (tanto spazio!) e sicurezza. L’XF/XG/XG+ è stato immediatamente eletto “Truck of the Year 2022”. Un anno dopo, il nuovo XD si è aggiudicato ancora una volta il prestigioso premio “Truck of the Year”. E ora, con la serie XB di nuova generazione, che comprende anche il veicolo XBC per applicazioni edili, il segmento della distribuzione può vantare una gamma di veicoli in grado di offrire comfort e sicurezza uniti a una tecnologia sostenibile.
TANTA POTENZA
La sostenibilità di questi veicoli appare evidente soprattutto nelle versioni elettriche dell’XB, che realizza l’obiettivo di zero emissioni per la distribuzione urbana e regionale. Oltre alle versioni più pesanti da 16 e 19 tonnellate, è disponibile una versione da 12 tonnellate estremamente facile da utilizzare, con ruote da 17,5 pollici e una sola pedana di salita. I passi variano da 4,2 a 6,9 metri, a dimostrazione dell’enorme gamma di possibilità di sovrastrutture. Il motore elettrico dell’XB è disponibile con una potenza nominale di 120 o 190 kW e coppie rispettivamente di 950 e 1.850 Nm. Le capacità di picco dei motori elettrici sono ancora più sorprendenti: 2.600 e 3.500 Nm. I gruppi batterie utilizzano componenti a basso impatto ambientale – non contengono né cobalto né magnesio – e possono essere alimentati con potenze comprese tra 141 e 282 kWh. Ciò garantisce un’autonomia di oltre 280 chilometri, che si è dimostrata più che sufficiente per la distribuzione urbana.
SOLUZIONI DI RICARICA
Una caratteristica innovativa è il sistema di ricarica combinato del DAF XB Electric, che consente di rifornire di energia il veicolo utilizzando la normale rete elettrica. Questa soluzione è ideale per la maggior parte dei veicoli per la distribuzione, che di solito rientrano alla base a fine giornata, dove è possibile ricaricarli durante la notte. Naturalmente, è anche possibile ricaricarli rapidamente utilizzando un caricabatterie CC da 650 V e 150 kW, che permette di raggiungere in circa un’ora un livello dell’80% dal 20% di partenza. I tempi variano da 40 a 70 minuti, a seconda delle specifiche. DAF non manca certo di esperienza nel campo dei veicoli elettrici e può sostenere i clienti nel passaggio a questo tipo di propulsione fornendo consulenza per la pianificazione dei percorsi, la ricarica durante il tragitto, la formazione dei conducenti e la scelta delle stazioni di carica PACCAR più efficienti.
SEDILI CONFORTEVOLI, UN VOLANTE DI NUOVA CONCEZIONE E UN AMPIO DISPLAY DIGITALE DA 12 POLLICI RENDONO ANCORA PIÙ PIACEVOLE VIVERE E LAVORARE A BORDO
LA SCELTA MIGLIORE
Oltre alla versione a trasmissione elettrica, l’XB è disponibile anche con un’ampia gamma di moderni motori diesel PACCAR. Questi propulsori sono stati progettati per erogare una coppia maggiore ai bassi regimi, riducendo significativamente i consumi. I clienti possono scegliere tra un motore a quattro cilindri da 4,5 litri (PACCAR PX-5) e uno a sei cilindri da 6,7 litri (PACCAR PX-7), con potenze che vanno da 124 kW/170 CV a 227 kW/310 CV. Entrambi i motori sono adatti all’uso di HVO, che può ridurre le emissioni di CO2 fino al 90%. Per quanto riguarda la trasmissione, sono disponibili cambi manuali a sei e nove marce, nonché cambi Allison completamente automatici per applicazioni speciali. La scelta migliore, tuttavia, è la trasmissione Powerline completamente automatica a otto rapporti. Il cambio di marcia è fluido e garantisce potenza di trazione, massimo comfort e facilità di guida. I conducenti apprezzeranno anche il fatto che il veicolo inizia a muoversi da solo al rilascio del pedale del freno. Ciò rende le manovre molto più semplici.
UNA VERA POSTAZIONE DI LAVORO
Come per le serie XF/XG e XD, nel progettare il modello XB DAF ha prestato molta attenzione allo spazio di lavoro a disposizione di chi utilizza il mezzo. L’XB è disponibile con cabine diurne (con estensione opzionale) e cabine letto, entrambe posizionate in basso e dotate di pedane intelligenti per un accesso ottimale. Sedili confortevoli, un volante di nuova concezione e un ampio display digitale da 12 pollici rendono ancora più piacevole vivere e lavorare a bordo del DAF XB. Sul display sono racchiuse tutte le principali informazioni sul veicolo e le impostazioni possono essere regolate per adattarle a ogni conducente.
Con l’XB di nuova generazione, DAF introduce una serie di veicoli per la distribuzione pronti per un futuro sostenibile. Come per l’XF e l’XD, il telaio dell’XB è dotato di uno schema a griglia progettato in modo intelligente, che lo rende estremamente adatto al collegamento di sovrastrutture
ADATTO ALL’USO DI SOVRASTRUTTURE
Anche l’efficienza del veicolo è un fattore importante e il DAF XB non delude di certo. Il passo più piccolo è di 4,2 metri, mentre quello più grande è di ben 6,9 metri. Ciò consente di realizzare sovrastrutture lunghe fino a nove metri. I pesi netti sono stati mantenuti bassi, il che consente elevate capacità di carico. Come per l’XF e l’XD, il telaio dell’XB è dotato di uno schema a griglia progettato in modo intelligente, che lo rende estremamente adatto al collegamento di sovrastrutture. Una novità è rappresentata dalla configurazione predefinita del telaio, studiata appositamente per le spazzatrici stradali e i cassoni ribaltabili. I sistemi di scarico, le batterie e i serbatoi dell’aria sono collocati in posizione ideale e consentono al cliente di risparmiare tempo e denaro.
VEICOLO PER APPLICAZIONI EDILI
Per il segmento edile, DAF ha appositamente sviluppato una serie XBC in grado di lavorare sia su strada che fuori strada, oltre a una serie completa di veicoli XD e XF per applicazioni edili. Gli XBC hanno un telaio da 19 tonnellate e un’altezza da terra di oltre 25 centimetri. L’angolo di attacco di 25 gradi, la piastra del radiatore in acciaio che protegge il vano motore e il robustissimo paraurti anteriore color grigio lava sono la prova evidente che questo veicolo è in grado di affrontare qualsiasi ambiente.
VALORE
Queste qualità contraddistinguono tutti i modelli della serie XB di DAF, che entrerà in produzione a fine anno e si appresta a dimostrare il suo valore nel segmento della distribuzione. Con le sue soluzioni di trasporto sostenibili sia nella versione elettrica che in quella a carburante, l’eccellente comfort per il conducente e l’incredibile gamma di possibilità di sovrastrutture, l’XB è un vero capolavoro di DAF sotto tutti gli aspetti.
Per Ewout van Wijk, i veicoli elettrici rappresentano il futuro:
L’olandese E. van Wijk Group ha ordinato ben dieci DAF XD Electrics. Il CEO Ewout van Wijk non dubita che i veicoli elettrici a batteria rappresentino il futuro. Abbiamo incontrato questo dinamico imprenditore per parlare di trasporto sostenibile. “Mi piacerebbe poter mettere in circolazione quei dieci veicoli elettrici già da domani.”
A cura di Guus Peters
Foto: Marieke van Grinsven
La storia inizia la sera di un 31 dicembre, nei lontani anni ’70. Il padre di Ewout, Ad van Wijk, alla guida di un DAF 2800, è fermo al Passo del Brennero tra l’Austria e l’Italia. Ewout ricorda che suo padre ebbe una specie di rivelazione. “Stava viaggiando in compagnia di un collega. Era l’ultimo dell’anno e, non potendo attraversare il confine, decisero di festeggiare lì dove si trovavano. Faceva un gran freddo e il giorno dopo, Capodanno, dovettero rimettere in moto i veicoli, con il solito frastuono e i fumi che si sprigionavano dagli scarichi nell’aria tersa di montagna. ’Mi resi conto in quel momento, lassù sul Brennero, che non potevamo andare avanti così’, disse mio padre. Mi raccontò questa storia qualche anno fa, quando stavamo passando dall’Euro 4 all’Euro 5.”
MAR NERO
Il messaggio è chiaro. Sostenibilità e tutela dell’ambiente sono priorità assolute per E. van Wijk Group, un’azienda di trasporti con sede principale nella città olandese di Giessen. A conduzione familiare, l’impresa dispone di una flotta di 350 veicoli ed è specializzata in trasporti internazionali da ovest a est. “Il grosso del business comprende l’area geografica tra il Mare del Nord e il Mar Nero, ma operiamo anche nell’Italia del nord,” racconta Ewout van Wijk. “Generiamo metà del fatturato con i nostri veicoli, mentre l’altra metà proviene da attività di “forwarding”, come vengono chiamate nel settore, che svolgiamo in tutta Europa e persino fino al Kazakistan e ad altri paesi della regione.” L’azienda si serve di veicoli DAF da oltre sessant’anni, racconta Ewout. “Iniziammo con veicoli usati, subito dopo la seconda guerra mondiale. Il primo DAF nuovo lo abbiamo acquistato solo nel 1963.”
“UTILIZZIAMO IL DIESEL DA 75 ANNI, MA PRIMA O POI DOVREMO PASSARE A QUALCOS’ALTRO”
UNA PROFONDA CONOSCENZA
Ewout van Wijk appartiene alla terza generazione dei van Wijk a capo dell’impresa di famiglia, che quest’anno festeggia il suo 75° anniversario. Suo nonno Ewout (la “E” nel nome della ditta) ha avviato l’attività nel 1948 prima di passare le redini a suo padre Ad, il quale, a sua volta, le ha passate a Ewout (oggi trentasettenne) quattro anni fa. Attualmente l’azienda dà lavoro a ottocento persone e ha due sedi nei Paesi Bassi, due in Romania, una in Polonia e una in Ucraina. Ewout ha assunto la carica di CEO in un momento molto interessante. Il nuovo capo ha raccolto la sfida: per vincere intende far leva sulla sua profonda conoscenza delle alternative elettriche. “Sarò anche il CEO di Van Wijk, ma nei prossimi anni è più probabile che io diventi il Chief Energy Officer”, dice con un sorriso.
LA NECESSITÀ DI UN’ALTERNATIVA
Il sorriso lascia subito il posto a un’espressione seria, quando spiega perché il trasporto su strada debba assolutamente trovare un’alternativa ai combustibili fossili. “Basta guardare le nuove normative, come la legge che impone tasse ai veicoli pesanti e che entrerà in vigore nel 2026. L’Europa sta già attuando misure di vasta portata, alzando le tasse sul diesel per finanziare la transizione energetica, e i Paesi Bassi vanno addirittura oltre. Quando mi sono reso conto delle implicazioni, ho capito che, se non iniziamo subito a fare dei test, resteremo indietro. Utilizziamo il diesel da 75 anni, ma prima o poi dovremo passare a qualcos’altro. Si comincerà con i veicoli elettrici a batteria, ma non so ancora cosa succederà dopo. Non sto dicendo che la tecnologia a idrogeno non potrà funzionare, ma di certo non avverrà a breve termine”.
Presso la sede dell’azienda a Giessen è stata installata una stazione di carica a corrente continua in previsione del primo veicolo elettrico di prova DAF
EMISSIONI DI CO2
È questo il motivo per cui Van Wijk ha ordinato a DAF dieci nuovi veicoli elettrici. La sua azienda ha già installato una stazione di carica a corrente continua presso la sede di Giessen. Da parte sua, Ewout si è immerso nel mondo dei chilowatt, delle stazioni di carica e dell’energia verde. “All’inizio non conoscevo nemmeno la differenza tra chilowatt (kW) e chilowattora (kWh). Ma non mi ci è voluto molto per capire che, se in futuro volevo utilizzare veicoli elettrici, dovevo fare qualcosa per il nostro allacciamento alla rete. Molte altre aziende sono arrivate alla stessa conclusione. Nell’ambito della nostra strategia, abbiamo definito un piano per ridurre di un quarto le emissioni di CO2 nel 2025 rispetto al 2020. Abbiamo già adottato diverse misure e da sempre l’azienda investe in nuove attrezzature, anche in piccole cose, come l’illuminazione a LED. Abbiamo reso la nostra sede più sostenibile, ma dobbiamo prendere atto che i veicoli sono la nostra principale fonte di emissioni di CO2.”
CHILOWATTORA
Van Wijk sapeva che avrebbe dovuto approfondire la propria conoscenza dei veicoli elettrici. “Si sentono molte storie sui veicoli elettrici: ci sono troppi ostacoli, lo Stato deve sovvenzionarli, alla fine il conto deve pagarlo il cliente, ecc. Ma io voglio sapere come stanno effettivamente le cose prima di rivolgermi al cliente o allo Stato. La mia prima domanda è stata: avrò bisogno di un allacciamento elettrico di tipo diverso? E se sì, quanto mi costerà? In ogni caso, la nostra attuale utenza non eroga abbastanza chilowatt, questo è certo. E c’è persino un’eccedenza di elettricità in rete, perciò non posso neppure rivenderla. Alla fine ho deciso di chiedere l’allacciamento più potente disponibile, 6 MVA, e al momento siamo in lista d’attesa. Nel frattempo, dovremo trovare da soli delle soluzioni alternative. Abbiamo ricoperto il tetto di pannelli solari e acquistato una batteria da 4.300 kWh: con la batteria, i pannelli solari e l’allacciamento attuale dovremmo essere in grado di alimentare dieci veicoli elettrici per i prossimi due o tre anni.”
“QUI CATTURIAMO L’ENERGIA SOLARE E LA USIAMO PER ALIMENTARE I NOSTRI VEICOLI. E LO STATO CI PAGA PERSINO PER FARLO”
CEO Ewout van Wijk
OPERATORE DI RETE
Van Wijk si è reso conto che è anche utile parlare con il proprio operatore di rete. “Consiglio a tutti di farlo. Cercate di sapere non solo ciò che è possibile, ma anche come affrontare l’“impossibile”, afferma Van Wijk, che ritiene sia tutto meno complicato di quanto si pensi, se si è disposti ad andare più a fondo. “Dico spesso agli altri: immaginate di essere in una stazione di servizio e che all’improvviso inizi a piovere gasolio. Cosa fate? Probabilmente vi procurereste tutti i secchi che potete. Ovviamente, non ci aspettiamo che piova gasolio, ma che dire del sole? Qui catturiamo l’energia solare e la usiamo per alimentare i nostri veicoli. E lo Stato ci paga addirittura per farlo, perché crede che siamo sulla strada giusta.” I
MPEGNATI SUL FRONTE DELL’ENERGIA
Essere impegnati sul fronte dell’energia sarà molto importante per le aziende di trasporti, afferma Ewout van Wijk. “Ogni trasportatore sa qual è il prezzo giornaliero del gasolio. Ma se gli si chiede “Quanto costa oggi un chilowattora?”, non ne ha la minima idea. In effetti non è neppure molto utile saperlo, perché cambia ogni ora. Ieri la rete pagava addirittura i chilowattora agli utenti! Il sistema mi permette di vendere elettricità, proprio come nel settore dell’orticoltura. Di recente un operatore di rete mi ha telefonato e mi ha chiesto: “Che capacità ha la sua batteria?”. Ho risposto: “4.300 chilowattora”. Si è subito mostrato interessato. Da ciò si capisce che anche gli operatori di rete dovranno cambiare. Se sei un trasportatore e stai per acquistare una grande flotta di veicoli elettrici, non puoi fare a meno di pensare che negli anni a venire dovrai occuparti molto di energia.”
UNA POLITICA ALTALENANTE
Secondo Van Wijk, la messa in circolazione di dieci DAF elettrici è un progetto serio che guarda al futuro. “Esamineremo aspetti come l’utilizzo e il funzionamento pratico. Ritengo che intorno a questi dieci veicoli elettrici potremo costruire un business case. Naturalmente, mi piacerebbe poterli mettere su strada già da domani, anziché attendere altro tempo. È anche importante considerare l’aspetto economico dell’acquisto di un veicolo elettrico. Molte altre aziende non sanno che nei prossimi anni lo Stato adotterà una politica altalenante. Ciò significa che tasserà più pesantemente il settore compresi i veicoli diesel, e utilizzerà i fondi per investire nella transizione energetica. Saranno previsti sussidi e un sistema di scambio di diritti di emissione di CO2. Con un’attenta pianificazione, sarà possibile ridurre il costo totale di proprietà (TCO) di un veicolo elettrico al di sotto di quello di un veicolo diesel entro un lasso di tempo molto breve”, sostiene Van Wijk. “Al momento, forse è questo il segreto meglio custodito dei Paesi Bassi”.
“SOSTENIBILITÀ: UNA RESPONSABILITÀ COMUNE”
Qualcuno una volta ha detto che la Terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, ma l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli. Abbiamo tutti la responsabilità di proteggere questo meraviglioso pianeta per poterlo consegnare, in buona salute, ai nostri figli e alle future generazioni.
Se analizziamo il settore dei trasporti, notiamo che tutti gli attori coinvolti, inclusi i produttori di veicoli industriali e i trasportatori, stanno facendo il possibile per ridurre le emissioni di CO2 e contenere i loro effetti sull’ambiente. Lo stesso vale per la qualità dell’aria nelle città.
DAF e PACCAR Inc. lavorano allo sviluppo di nuove soluzioni per un trasporto su strada pulito e sostenibile. Tuttavia, non esiste una soluzione valida per tutte le esigenze di trasporto ed è per questo che stiamo esplorando diverse strade: dalla trazione completamente elettrica a quella ibrida, dall’idrogeno nei motori a combustione all’idrogeno nelle celle a combustibile. Vanno tenuti in considerazione anche i motori a combustione esistenti perché, negli anni a venire, continueranno a essere l’opzione più sostenibile ed efficiente per i trasporti sulle lunghe distanze, specialmente se alimentati con HVO o, in un futuro più lontano, con carburanti di nuova generazione.
A loro volta, i nostri clienti stanno esplorando soluzioni più sostenibili e a prova di futuro per le loro attività operative. Naturalmente noi li sosteniamo in ogni modo, perché condividiamo con loro lo stesso obiettivo. In questo numero di “DAF in Action” parleremo delle loro esperienze e della loro visione futura di un trasporto su strada sostenibile.
Non dobbiamo dimenticare il ruolo della politica nel sostenere questo percorso verso la sostenibilità. L’Unione europea ha fissato per il settore dei trasporti degli obiettivi estremamente impegnativi. È responsabilità dei governi investire e realizzare le infrastrutture necessarie affinché i primi veicoli industriali a zero emissioni possano finalmente circolare sulle nostre strade.
Viviamo in tempi difficili. Ma se tutti si impegnano al massimo, possiamo guardare con fiducia il futuro che ci attende.
Harald Seidel
Presidente DAF Trucks N.V.